A tutti i livelli dell’analisi linguistica, dalla fonetica alla fonologia, dalla morfologia alla sintassi, al lessico … l’italiano presenta alcune caratteristiche proprie, che consentono di individuarlo rispetto alle altre lingue romanze e non romanze, e che nel loro complesso costituiscono il « tipo linguistico italiano ».
Tra le caratteristiche principali, segnaliamo brevemente :
– l’importanza delle vocali nella struttura sillabica italiana e, in particolare, la pressoché generale terminazione delle parole in vocale;
– la libertà di posizione dell’accento tonico e al tempo stesso la frequenza delle parole accentate sulla penultima sillaba.
– la possibilità di esprimere i concetti di grandezza, piccolezza, ecc. attraverso il meccanismo dell’alterazione, aggiungendo cioè a nomi (e aggettivi) suffissi diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, ecc., come –ino/-a,-etto/-a, -one/-a, ecc.
– la formazione delle parole anche attraverso la composizione di nome+aggettivo (cassaforte) nome +nome (cassapanca) e verbo+nome (cavatappi).
– la non obbligatoria espressione del prenome personale (mangio e non necessariamente io mangio)
– la relative libertà dell’ordine delle parole all’interno della frase (Giovanni ha parlato oppure Ha parlato Giovanni).
Tratto da L’italiano contemporaneo di Paolo Achille